YOU CAN IMAGINE THE OPPOSITE
Salone del Mobile 2023: ne parliamo con la Presidentessa Maria Porro
Dal 18 al 23 aprile 2023, nel complesso di Rho Fiera, avrà luogo la 61esima edizione del Salone del Mobile. Abbiamo incontrato Maria Porro la Presidentessa della manifestazione più attesa dal sistema del design e dell’arredamento. Il Salone torna senza restrizioni e con tante novità: ecco quali…
Immagina il contrario. Sono queste le parole dell’installazione site specif di Maurizio Nannucci per Euroluce. Una frase di buon auspicio per il grande ritorno – senza limiti o restrizioni – del Salone del Mobile di Milano.
Indubbiamente la pandemia sembrava aver tolto centralità e valore alle fiere ma il Salone del Mobile, attraverso la creatività e l’innovazione che da sempre lo contraddistingue, vuole idealmente esortarci a “immaginare il contrario” e a ristabilire l’importanza che eventi di questo tipo hanno non solo per l’economia, insegnandoci che si può ripartire da un foglio bianco e reinventarsi con la fantasia.
La manifestazione, arrivata alla sua 61esima edizione, torna nella consueta posizione del calendario, storicamente fissata nel mese di aprile.
Quest’anno il tema della luce avrà un ruolo centrale grazie al nuovo format di Euroluce, la biennale dedicata al mondo dell’illuminazione, integralmente ripensata dallo studio milanese Lombardini22. Un concept progettuale che come in una città ideale dall’impianto urbanistico ridisegnato, darà allo spettatore – durante la visita dei quattro padiglioni – la possibilità di interagire con le aziende tramite contenuti culturali interdisciplinari che riguardano la relazione tra luce, architettura, arte e scienza.
L’attenzione nei confronti della tradizione e lo slancio innovativo si fondono in questa nuova edizione del Salone del Mobile, ancora una volta sotto la presidenza di Maria Porro. La Manifestazione è da sempre un punto di riferimento per il settore dell’arredo e del design che, grazie a una proposta espositiva di altissima qualità ed un ricco calendario di incontri, dà nuovo senso agli eventi fieristici e offre nuovi spunti di riflessione al mondo del progetto.
Ma conosciamo meglio la Presidentessa del Salone del Mobile Maria Porro (Como, 1983) che abbiamo incontrato per l’occasione: laureata in scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera e Direttore Marketing e Comunicazione della Porro S.p.a., marchio storico del design italiano dal 1925, prima donna alla presidenza di Assarredo, dal 2020 viene eletta alla guida del Salone del Mobile.
Come hai vissuto e come vivi da Presidente il Salone del Mobile soprattutto in un momento storico di ripartenza come questo?
La mia storia personale ha una grande legame con il Salone del Mobile. La mia azienda è tra le 15 che da 61 anni espone alla manifestazione e questo perché crediamo che la fiera sia di fondamentale importanza per la diffusione della marca e per la sua crescita. Ancora oggi la mia azienda vede nel Salone del Mobile un grande evento per la penetrazione del mercato, per proporre nuovi progetti ed incontrare nuovi designers.
Io lo vivo da dentro da sempre, da quando ero bambina, ecco perché la mia elezione è stato un onere ed un onore, soprattutto in questo momento di grande trasformazione.
Possiamo dunque dire che al Salone del Mobile ti senti un po’ a casa?
Sì ma è una casa “abitata” da 2000 espositori e non solo… La bellezza del Salone è la capacità di accogliere sotto lo stesso tetto aziende, imprese, creativi e grafici e una moltitudine di figure professionali, di brand, che a volte fanno cose molto diverse tra loro, quasi agli antipodi ma proprio per questo arricchiscono e danno solidità alle pareti di questa grande casa.
Nell’edizione di questo anno, che avrà luogo a partire da martedì 18 aprile 2023, oltre ai 2000 espositori, la manifestazione sarà aperta ad addetti ai lavori, studenti e curiosi, i quali avranno la possibilità di assistere a piccole e grandi mostre, talk e workshop e toccare con mano le novità del settore del design e dell’arredo.
…Ma la vera soddisfazione è anche il grande ritorno del pubblico estero.
Il Salone del Mobile è sempre stato un vero e proprio meeting point per il design internazionale. Quest’anno l’edizione torna in scena senza limiti e restrizioni e tornano anche i grandi assenti: i visitatori provenienti dall’estero…
Il Salone non è solo la bandiera del made in Italy nel mondo ma riesce a portare il mondo a Milano. Negli anni la manifestazione è stata per il capoluogo lombardo un grande indotto e dunque motivo di crescita economica e culturale; ha portato a Milano persone da ogni angolo del mondo. Quest’anno possiamo affermare che i visitatori stranieri torneranno al Salone: lo rileviamo in anteprima poiché i biglietti sono gestiti direttamente dall’organizzazione del Salone, una piccola rivoluzione digitale avviata con la mia presidenza. Dai biglietti venduti in prevendita possiamo affermare che al secondo posto è confermata la presenza – e dunque il grande ritorno – del pubblico cinese – dopo gli italiani – e seguiti dagli americani; ma ci saranno visitatori che finalmente torneranno un po’ dal tutto il mondo.
La manifestazione è un evento molto atteso per i milanesi e più in generale per chi vive in città e per quanti verranno appositamente. Con l’apertura del Salone del Mobile si da il via ad una vera e propria festa di primavera in tutta la città, che inoltre nella manifestazione “collaterale” del Fuorisalone vede tutti un po’ protagonisti.
Rispetto agli anni della pandemia, in questa edizione, la manifestazione è all’avanguardia da tanti punti di vista. Cosa vi ha portato a compiere queste scelte?
Grandi professionisti del settore hanno collaborato alla realizzazione di questo Salone: da Studio lombardini22 ai FormaFantasma. Abbiamo lavorato alla preparazione di questo nuovo assetto fieristico anche mediante tavole rotonde, workshop, conferenze stampa. Tutto il mondo del design e della cultura del progetto si è attivato per raccontare il salone e attirare visitatori entusiasti.
Ribadisco dunque che la cosa bella, per la città di Milano, è che il Salone e tutto quello che concerne ad esso diventa una bella occasione di incontro e questa è la conferma che la manifestazione ha saputo interpretare lo spirito e le necessità del tempo.
Sono convita che ci sono dei valori che vanno tenuti stretti ma allo stesso tempo evolversi è un dovere e bisogna avere la capacità di rinnovarsi.
Non ci resta che immergerci nell’atmosfera di questi giorni per riaccendere l’entusiasmo e cavalcare l’onda di creatività e innovazione, anche e soprattutto culturale che questa manifestazione genera.
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Di seguito riportiamo altre informazioni dal comunicato stampa della manifestazione:
Le Manifestazioni del 2023 − Salone Internazionale del Mobile, Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, Workplace3.0, S.Project, Euroluce, SaloneSatellite − radunano, complessivamente, 2.000 espositori da 37 Paesi, di cui oltre 550 giovani talenti under 35 da 31 Paesi e 28 scuole di design da 18 nazioni differenti. Tutti esprimono la propria identità al meglio, in piena libertà creativa grazie a stand che sono, insieme, elementi architettonici e comunicativi. Spazi che accolgono i visitatori per mostrare l’eccellenza delle nuove collezioni, i concetti di lifestyle dei singoli marchi e le pratiche, i processi e i prodotti sostenibili sviluppati nell’ultimo anno. Un’esperienza di visita immersiva ed emozionale che contraddistingue e rende unico il Salone del Mobile nel panorama fieristico internazionale.
La biennale Euroluce è uno dei grandi ritorni di questa edizione. “The city of Lights”: questo il concept e il fil-rouge tematico della Manifestazione che suggerisce la potenza dell’immaginario e la concretezza di visione che ne caratterizzano il contenuto interdisciplinare. Euroluce si fa così felice laboratorio di emozioni e sapere condiviso.
Per la 31esima edizione di Euroluce, il Salone del Mobile ha trasformato questa biennale in un vero e proprio continuo spazio-temporale fatto di attività creative pluridisciplinari connesse alla luce, sia essa artificiale o naturale. Un occasione di scoperta e riscoperta, di riflessione sul passato e sul futuro in un dialogo fra tecnologia e poesia, architettura e design. Tanti gli autori coinvolti che, con le loro diversità progettuali, linguistiche, estetiche e teoriche permettono al visitatore di sperimentare prospettive e vivere esperienze, talvolta anche contraddittorie, che hanno per oggetto e soggetto la luce. Oggetti, fotografie, disegni, sculture, video, ma anche il segno forte di Maurizio Nannucci sono protagonisti di una grande installazione site-specific e sei grandi mostre, tra cui Costellazioni, sette singoli intermezzi architettonici e allestitivi progettati da Formafantasma…