Turi Rapisarda Corpi Speciali
di Cristina Costanzo
Sono “Corpi Speciali” le opere di Turi Rapisarda in mostra presso la Galleria RizzutoArte di Palermo fino al 15 dicembre 2013.
Catanese di nascita e torinese d’adozione, Turi Rapisarda è il protagonista di una mostra, forte e suggestiva, che raccoglie un numero cospicuo di ritratti – fotografie analogiche in bianco/nero, stampate su carta da negativo dallo stesso artista – pulsanti di vita e accomunati dalla presenza del corpo quale interlocutore privilegiato e veicolo di messaggi simbolici universali.
La mostra personale di Turi Rapisarda, nata da un’idea di Davide Bramante, presenta ritratti liberi e puri, speciali per l’appunto, eppure tratti da una quotidianità che appartiene ad ognuno di noi, ciò che li rende diversi è la capacità dell’artista di intervenire sull’idea stessa di ritratto scardinando la sua accezione accademica e lavorando invece sulla naturale e spontanea vulnerabilità che accomuna chi sta davanti all’obiettivo svelandone emozioni, aneliti e cadute.
L’interiorità dell’individuo sembra quasi sbocciare nella serie “Piante”, in cui i soggetti assumono fisionomie organiche, ed implodere nella serie “Autoabbracci”. Opere come “Alessia”, “Salvatore” e “Bellissima” non mettono a nudo i soggetti raffigurati ma chi li osserva. Si tratta di immagini che corrispondono a diversi tipi di sensibilità e di umanità, capaci di stabilire un contatto con il mondo, visibile e non, oltre l’obiettivo e di far irruzione nel linguaggio dell’arte sprigionando la propria energia. L’universo poetico di Turi Rapisarda non è astratto né edulcorato ma prende le mosse dal qui e ora della vita di ogni giorno arrivando al cuore della riflessione sulla condizione umana in età contemporanea. Come sottolineato da Francesca Alfano Miglietti, curatrice della mostra, “Turi sa che l’arte e la realtà si influenzano a vicenda, si è ormai da tempo stretto un rapporto tra estetico e quotidiano, e nascono così immagini fortemente documentarie che costruiscono storie visive che riescono a catturare la realtà del suo contesto sociale e del suo vissuto, opere che scelgono la frammentarietà, l’introspezione, la soggettività, in un atlante di orizzonti sentimentali che rappresentano piccole realtà, microcosmi personali nutriti di emozione, di intimità, della fragilità del sentire”.
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(1) Bellissima, 2003, Fotografia B/n, Stampa digitale su carta cotone da negativo, cm. 120×180. Courtesy RizzutoArte
(2) Alessia, 1996, Fotografie B/n, Stampe su Carta ai Sali d’Argento da negativo, cm. 100×100. Courtesy RizzutoArte
(3) Auto da Fe, 1996, serie di 16 Fotografie B/n, Stampe su Carta ai Sali d’Argento da negativo, cm. 30×45 (cadauna). Courtesy RizzutoArte
(4) Trespoli, 1990-93, serie di 12 Fotografie B/n, Stampe su Carta ai Sali d’Argento da negativo, cm. 63×50 (cadauna). Courtesy RizzutoArte
(5) Piante, 1990-93, serie di 60 Fotografie B/n, Stampe su Carta ai Sali d’Argento da negativo, cm. 63×50 (cadauna). Courtesy RizzutoArte