ArtInterviews

 

Tra gesto e materia

Incontro con Origini Edizioni

 

Percorrendo l’antica via del Forte San Pietro, all’interno dello storico quartiere “La Venezia” della città di Livorno, si raggiunge, al numero 14, la casa editrice indipendente, dedicata alla fotografia d’arte: Origini Edizioni. Nata nel 2014 da un’idea di Valentino Barachini e Matilde Vittoria Laricchia; la casa editrice nasce per l’amore autentico dei libri fatti a mano, seguiti e progettati da ogni parte per rendergli oggetti rari, seguendo passo dopo passo la loro realizzazione che parte, meticolosamente, con la scelta della carta: carte da riuso vintage o scegliendo preziose carte dal materiale poroso, color avorio, dove vengono imbevute e stampate immagini e progetti di artisti che tracciano percorsi di poesie, misteri, paesaggi dell’anima

 

 

Muovendosi negli spazi della casa editrice ecco dei macchinari antichi e autentici, come il trapano a colonna, presse per la carta, tagliarisme, macchine da cucire: sono le attrezzature che Eugenia e Matilde Vittoria usano per realizzare le loro opere editoriali, supportate anche da Ilias Georgiadis, nuovo direttore artistico dal 2022, comunicante da Salonicco, in Grecia.

 

 

Le mani di Eugenia” come commenta affettuosamente Matilde, stanno assemblando e cucendo un libro d’arte contenente una storia profonda, arrivata dall’Egitto, disponibile in pre-order: “La cité des Morts” prodotta in un trentennio dal fotografo e artista pluripremiato Bernard Guillot, raffigurante una porzione della città del Cairo unendo opere pittoriche e vasti materiali fotografici dell’autore.

 

 

A supporto benefico di questa iniziativa e progetto editoriale, due sono gli appuntamenti fissi alle grandi fiere del settore: Les Rencontres d’Arles e Polycopies durante la settimana di Paris Photo. Origini è anche uno spazio di ricerca e sperimentazione, dove si organizzano masterclass e workshops a cadenza biannuale, unendo in sede un gruppo selezionato di artisti e artiste attraverso i temi dell’editing e dell’editoria artistica, sviluppando la loro ricerca e visione. Una cura e dedizione straordinari apportano alla casa editrice una visione atemporale e artigiana, vertendo a una manifattura che non solo assembla degli oggetti unici, ma che riesce ad integrare in modo vincente il linguaggio artistico con quello editoriale e comunicativo. 

 

 

intervista a Matilde Vittoria Laricchia

 

Origini Edizioni nasce come progetto dedicato alla fotografia, ma con una forte attenzione allartigianalità e alla manifattura editoriale. Come si intrecciano, nel vostro lavoro quotidiano, larte della rilegatura manuale e lesigenza di raccontare storie attraverso le immagini? In che modo questi due mondi si arricchiscono a vicenda?

Lartigianalità è sin dallinizio della nostra storia unesigenza espressiva e unurgenza: ciò che si può realizzare a mano diventa parte del processo creativo e funzione della nostra poetica del ritorno alle origini”. Ogni elemento nelle nostre creazioni concorre a cercare di asciugare”, togliere il superfluo, ridurre gli interventi grafici e decorativi, cercando sempre un dialogo costruttivo con la storia delle immagini, sempre nel rispetto dellocchio e dello stile del fotografo. Il nostro obiettivo è quello di realizzare un oggetto-libro che sia terzo rispetto alle immagini, ma che le completi, ne sia figlio. Come una mostra è uninterpretazione e una filiazione rispetto alle opere.

 

 

Data la vostra artigianalità e lidea di rilegatura a mano, i libri che producete sono unici, rendendoli ancora più preziosi e diversificati. Potete raccontarci come nasce un volume, dallidea iniziale al prodotto finito? Ci sono dettagli o rituali particolari nella vostra lavorazione che sentite di voler preservare come firma” della vostra identità?

Lidea del libro nasce sempre dalle immagini: esse suggeriscono lo spazio e lo stile di cui hanno bisogno. Dallidea embrionale delloggetto allediting il passo è breve: sono due aspetti che si devono completare a vicenda e lavorare luno in funzione dellaltro. La nostra firma è cercare di non avere fretta: la fretta è nemica dei buoni libri.

 

 

In unepoca in cui tutto sembra spingere verso la digitalizzazione e la produzione di massa, il vostro approccio artigianale rappresenta quasi un gesto controcorrente. Qual è il messaggio che volete trasmettere attraverso il vostro lavoro a chi sfoglia i vostri libri? E quale ruolo pensate abbia il libro cartaceo, realizzato a mano, nellera del digitale?

I libri che realizziamo viaggiano su altri binari rispetto alleditoria ordinaria. Cerchiamo di realizzare delle opere in cui lutilizzo dei materiali è imprescindibile: la carta è lhumus in cui poi cresce e fiorisce lesperienza del libro, come esperienza dei sensi e di ricerca.

 

Valentino Barachini e Matilde Vittoria Laricchia. Fonte Ph FB di Stanza251.

 

Nel processo di creazione di un libro fotografico, la sequenza delle immagini e la struttura narrativa giocano un ruolo fondamentale. In che modo collaborate con gli autori per costruire una narrazione che sia coerente e coinvolgente, rispettando al tempo stesso la visione artistica del fotografo e le peculiarità del formato libro?

Lediting cresce nelle nostre mani con il supporto del fotografo in modo naturale, perchè a monte la scelta da parte nostra di lavorare con la sua proposta è consapevole della forza della storia raccontata per immagini. Diciamo che cerchiamo di scegliere bene. Non essendo una casa editrice a pagamento possiamo permetterci di scegliere con chi vogliamo lavorare.

 

 

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