The (last) Wall (of the season) #6
Destrutturazione bidimensionale
La ricerca pittorica di Cosimo Casoni segue un percorso lineare ma che va avanti per contrasti. Il punto di partenza è una pittura figurativa di tipo classico a cui poi l’artista si oppone con una sperimentazione estrema, ispirato dalla Street art e dal mondo dello skate-board. Proprio questo oggetto apparentemente distante dal mondo pittorico, passa da soggetto preferito dei writers a strumento sostitutivo del pennello.
Adesso Casoni, coerentemente alla sua linea di scoperta, sfida ancora la sua linea di ricerca, ritornando in parte al figurativismo a olio classico e giocando con la sovrapposizione –anche solo concettuale- delle tecniche. L’opera esposta per The Wall #6 testimonia il suo essere relapso alla figura ma non totalmente, perché le strutture architettoniche, ben definite e riconoscibilissime che l’artista raffigura – tipiche da parco-giochi – sono negate nella loro completezza, coperte da un graffito che non le decora ma le offusca, da una vegetazione che non le circonda ma vi cresce sopra – da un humus di plastica e impossibile. Lo stesso processo di destrutturazione e sovrapposizione è rappresentato dal video che, come sempre nelle esposizioni di Via Angelo della Pergola 1, dialoga con l’opera pittorica. Il glitch percettivo è incarnato dagli adesivi a olio presenti sulla tela che evidenziano, ancora una volta, alla vita underground di Manchester.
Infine, la passione per gli opposti si manifesta anche nel tempo delle diverse tecniche: quello rapido dello spray e quello più lento e metodico dell’olio.
The Wall project chiude questa stagione con un plauso alla sperimentazione tecnica e concettuale: un anticipo sulla prossima stagione?
Ph Adriano Blarasin