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SUBSTRATO

Progetto Spazio Libero inaugura all’ex Cinema Casoretto

 

Si è concluso domenica 30 marzo il progetto espositivo Substrato, curato da Valentina Tiso presso l’ex Cinema Casoretto a Milano. All’interno di questo spazio, in disuso da oltre vent’anni, ha preso vita la mostra di Mattia Turco. Le tele dell’artista, per tre giorni, hanno ridato voce al palcoscenico ormai dimenticato del quartiere milanese.

Mattia Turco, Substrato. Ph Lorenzo Capelli ©

Progetto Spazio Libero è un’iniziativa dedicata all’arte, nata grazie alla caparbietà di Valentina Tiso ed Edoardo Maestrelli, in cui spazio e arte si fondono per creare nuovi dialoghi possibili. Per Progetto Spazio Libero, lo spazio non è solo un contenitore, ma uno scrigno di ricordi da aprire e riscoprire, diventando così un luogo in cui arte e ambiente si uniscono, generando un legame profondo tra memoria, artista e pubblico.

L’obiettivo dell’iniziativa è promuovere l’arte al di fuori dei contesti convenzionali e tradizionali entro cui solitamente si manifesta, rendendola accessibile a tutti. Gli ambienti dismessi, per Valentina Tiso, non hanno solo un valore estetico: hanno il potere di creare un dialogo con la comunità. La ricerca di luoghi con un forte valore storico è alla base dell’iniziativa, in cui l’identità dell’artista e quella del sito scelto si fondono per generare un processo di integrazione creativa.

No Title, Olio su tela. 120x120cm, 2023. Ph Lorenzo Capelli ©

La mostra appena conclusa ha restituito vita a una struttura desolata, mettendo in discussione i limiti degli spazi espositivi tradizionali e riallacciando un legame profondo con la funzione originaria dell’edificio. In un panorama artistico in costante trasformazione, Mattia Turco si afferma come interprete di un linguaggio pittorico capace di esplorare il confine sottile tra degrado e rinascita, trasformando luoghi dimenticati in occasioni di riflessione condivisa.

Tre grandi opere, concepite appositamente per l’esposizione all’ex Cinema Casoretto, dominano lo spazio e catturano l’attenzione dello spettatore con il loro colore vivido e feroce, all’interno di un ambiente ormai sventrato e dimenticato dal tempo. La loro disposizione, come una quinta scenica, chiude e concentra lo sguardo, restituendo allo spazio – e alle sue cicatrici – la propria memoria storica.

In Substrato, il colore cresce, è inciso, a volte raschiato o scolpito; ogni elemento diventa frammento di memoria. La pittura si fa linguaggio di un codice ritmico, una partitura visiva in armonia con l’ambiente.
L’uso del suono, che emerge dal silenzio della struttura, crea un’atmosfera immersiva in cui passato e presente si intrecciano inesorabilmente.


Le opere di Mattia Turco si fanno eco stratificata, accordo sonoro provocatorio che invita lo spettatore ad ascoltare con lo sguardo, andando oltre il visibile. Attraverso lo sguardo di chi le osserva e le reinterpreta, il suo concerto visivo si trasforma in una composizione in continuo divenire, che nasce e si dissolve senza fine. Il colore si sovrappone e si cancella, il gesto affiora e si ritrae, come una sedimentazione di tempo e memoria: un’impronta profonda e indelebile nel tessuto umano.

Dettaglio. Ph Lorenzo Capelli ©

Un progetto, quello di Valentina Tiso, dal sapore di resistenza culturale: un manifesto visivo che celebra il potere rigenerativo dell’arte. L’inclusività e l’approccio aperto tra artista e pubblico sono infatti aspetti fondamentali per Progetto Spazio Libero, dove l’esperienza collettiva diventa viva e diretta, così che chiunque si fermi ad osservare possa diventare parte attiva dell’opera stessa.