Pan Demos, di tutto il popolo
Arte e cultura negli anni della pandemia: cosa è cambiato?
Primo numero del nuovo anno e rieccoci a nominare quella parola che genera lunghi sospiri e “sovrumani silenzi”. Se, per un attimo, provassimo a slegare la “pandemia” dagli eventi contingenti e l’analizzassimo nel suo senso etimologico, per assurdo, questo lemma potrebbe quasi divenire un buon auspicio per il sistema dell’arte contemporanea, tacciato di essere autoreferenziale, introspettivo e di nicchia.
“Che tu possa essere pandemico, caro sistema dell’arte… e che tu possa essere di tutto il popolo e diffonderti in ogni dove”. Già ce lo immaginiamo il Dio Pan con il suo flauto, tirato a lucido come le migliori sculture di Jeff Koons, andare in giro per il mondo a “suonar le gesta d’arte” o a “suonarle ad arte”…
L’ultimo biennio ci ha “insegnato” un significato di pandemia legato al pericolo per sé e per gli altri; alla necessità d’isolamento e prevenzione; alla conoscenza del sé e dell’altro nella solitudine e nella distanza; alla riscoperta degli ambienti domestici, di nuove abitudini e convivenze; ma su questo si è già scritto tanto e lungi da noi l’essere ripetitivi.
Da bravi neo-adolescenti, simbolicamente ripartiamo dalla nostra cucina di casa con la tovaglia a quadretti bianchi e rossi (The kitchen di Natalia Saurin, prima artista a fornirci la cover per il numero tematico di Balloon) pronti a mettere in discussione la nostra confort zone e tutto ciò che fino ad ora pensavamo di sapere, come la stessa pandemia ci ha insegnato.
Bianca Basile e Alessandra Mazzeppi hanno raccontato residenze d’artista nate in piena pandemia; Anna Papale e Alessandra Tomasello hanno analizzato alcune modalità virtuali di fruizione di mostre; Laura Cantale si è concentrata sulle tendenze e mode sorte in quest’ultimo biennio e tutti ci siamo interrogati su questi cambiamenti che vi proponiamo.
Com’è cambiato il sistema dell’arte in questi due anni? Oggi possiamo davvero parlare di un pre-pandemico e post-pandemico? Cosa include il prima e il dopo? Quali scenari a confronto? Luoghi e attori dell’arte sono gli stessi o qualcosa è andato perduto, altro si è evoluto, altro ancora è germinato?
SOMMARIO
Residenze a distanza: stimoli e limiti dell’online
di Bianca Basile
di Laura Cantale
Arte e fabbrica: gli opposti che si attraggono
di Alessandra Mazzeppi
VR – Viewing Room – Vera Rivoluzione?
di Anna Papale
Immersioni esperienziali e interazioni digitali. Visioni future sull’arte
di Alessandra Tomasello