Paesaggio con artista: foto di gruppo
a cura di Balloon Project Editing Staff
Si è concluso lo scorso sabato il progetto di residenza “Paesaggio con artista” proposto dal S.A.C.S. lo sportello per la promozione dell’arte contemporanea siciliana di Museo Riso.
Il comitato curatoriale composto da Lorenzo Bruni, Valentina Bruschi, Daniela Bigi, Laura Barreca, Helga Marsala, Cristiana Perrella e Giovanni Iovane ha invitato sette artisti dell’archivio a risiedere per una settimana presso la tenuta di Vallefredda nella campagna laziale di Labico.
Un progetto di residenza dai connotati davvero interessanti; una formula, quella proposta, che mette insieme artisti di stessa provenienza (la Sicilia) che conducono una ricerca abbastanza differente tra loro accompagnati da un visiting professor straniero: Nari Ward (che ha seguito i partecipanti durante la residenza). Lontani dalla Sicilia, lontani da casa.
Una forma di isolamento generativo atto a produrre nuove suggestioni e nuovi stimoli. Un importante momento di discussione tra artisti, curatori e territorio.
A fine residenza abbiamo chiesto agli artisti di scriverci un breve commento sui giorni trascorsi a Vallefredda.
L’esperienza labicana è stata estraniante, un luogo in cui il tempo si è dilatato enormemente, dovuto alla geografia del posto e delle persone. Il momento di confronto, a volte forzato,è stato utile per uscire e rientrare nel proprio lavoro, considerandolo da altri punti di vista. Il decentramento fisico e mentale ha influito sul processo riflessivo apportando energia intensa.
/barbaragurrieri/group
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Non conoscevo, sinceramente, le campagne e le zone collinari di questa parte del Lazio, mi ha colpito il progetto della tenuta di Vallefredda, dopo sei giorni posso dire che questo è un posto davvero bello, un luogo ideale per fare degli incontri e per lavorare con questa logica di gruppo, di piccolo campus, sono convinto che il luogo prenderà col tempo questa funzionalità, vedremo col tempo. E poi la cucina della giovane chef napoletana… ma fa parte di quelle cose che non ha senso raccontare a parole.
Giuseppe Buzzotta
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Esperimento riuscito! Penso che i giorni di ricerca collettiva a Labico siano stati utili per osservare meglio il “paesaggio” contemporaneo fatto di stratificazioni culturali che insieme al gruppo di artisti partecipanti abbiamo tentato di scardinare attraverso il confronto, il dibattito e la conversazione. Abbiamo approfondito tematiche già presenti nella nostre ricerche, proponendone di nuove giorno dopo giorno. Ringrazio quindi tutto per la loro generosità creativa e umana.
Gabriella Ciancimino
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Vivo da anni a Roma e posso dire che lavorativamente la città mi abbia adottata, eppure ho sempre desiderato lavorare in Sicilia, conoscere gli artisti che operano in Sicilia, vedere e sentire cosa producono, tenere vivo un dialogo con loro. Grazie a questa residenza ho avuto la possibilità di conoscere un paesaggio nuovo offerto dal bellissimo territorio che mi ospita, ma anche di riscoprire un paesaggio umano che mi appartiene e con cui solo raramente sono riuscita ad essere in contatto.
Silvia Giambrone
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Sabato 8 Giugno, Vallefredda, Roma
Caro diario, oggi mi è stato chiesto di scrivere qualcosa su questa esperienza a Vallefredda. Come ben sai, mio caro diario, da lunedì scorso io insieme ad altri artisti e curatori alloggiamo in un posto che “spacca il culo” che è di proprietà dello Chef Antonello Colonna. L’intento di questo workshop/residenza, organizzato dal SACS, è quello dell’incontro, provare a fermarsi e confrontarsi. Il Tutto è condiviso dalla super presenza dell’artista Nari Ward. Ecco, lo scopo é questo; un convivium, l’OTIUM! Bella cazzata dirai tu. L’ennesima scusa per non far nulla. Infatti già sento da parte tua un senso profondo di invidia (cioè che ti “rode er culo” come si dice da queste parti) nei confronti di questa nostra esperienza. Ma non ti biasimo, caro diario, forse l’avrei pensato anche io se non fossi stato qui presente. Ma invece ti devo confessare che fino a questo momento ogni giorno è stato importante per conoscersi meglio, non solo con il gruppo, ma nei propri confronti. Quando è possibile farlo, se si è fortunati di poterlo fare, dovremmo prenderci il nostro tempo, fare una pausa, non pensare a nulla. Non è male provare a non pensare alle questioni quotidiane e concentrasi su altre cose. Ecco cosa abbiamo fatto. Beh, tu allora mi dirai; perché non mi parli di cosa avete fatto? .. ed io ti rispondo perché già l’avranno raccontato gli altri ragazzi. Quindi alla fine ti confido che non è stata male questa “anomala residenza” perché mi ha dato, a differenza di altre, il tempo di osservare ciò che mi circondava, il tempo di ascoltare e di continuare ad imparare anche dagli altri, da Argo a Simone e tutti quelli che ho incontrato in questi giorni. Ora devo smettere di scrivere, ho pensato troppo. E’ meglio che mi gusto un buon piatto preparato da Gabriella mentre faccio un brindisi anche per te.
Giuseppe Lana
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Un luogo immerso nel verde, sembra quasi che sia stato adagiato sull’erba dal cielo.
Da quando sono arrivato non riesco più a percepire la natura, ma è come se ne facessi parte da sempre. Persino le persone che condividono con me questo momento mi appaiono molto naturali, si tratta di sette artisti visivi, alcuni curatori, un condottiero che ogni mattina ordina di sellare i cavalli, un cane, dieci anatre, una mucca, tre conigli, un toro, due asini, poche galline, molti maiali e persino alcuni colombi.
Filippo Leonardi
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Sto vivendo questo luogo come un provocatore di immagini, una sorta di assistente all’immaginazione. Non può nascere niente di buono senza un piacere o un’idea anche lontana di esso. Queste occasioni di estraniamento, di ascolto, di profumi, di conversazione sono necessarie per scoprire paesaggi e morfologie umane e non. I fiumi che scorrono dentro di noi e quelli in cui ci bagniamo i piedi e le mani, le stesse mani con cui abbracciamo idee e persone.
Concetta Modica
Balloon Project ringrazia Raffaella Quattrocchi per la collaborazione.
Foto: Giovanni De Angelis