Nuove visioni per il design siciliano:
Intervista ad Annalisa Spadola, Presidentessa neoeletta della Delegazione ADI Sicilia
Lo scorso 6 luglio la delegazione Siciliana ADI – Associazione per il Disegno Industriale – ha eletto il nuovo Consiglio Direttivo guidato dalla Presidentessa Annalisa Spadola. In questa intervista esploriamo il suo percorso professionale, le sue priorità per questo mandato e la sua visione per il futuro del design nell’isola. La delegazione territoriale da sempre s’impegna a diffondere la cultura del design favorendo il dialogo tra designer, aziende e istituzioni.
Che cosa è l’ADI?
L’Associazione per il Disegno Industriale – ADI – è un’organizzazione italiana di spicco nel campo del design e del disegno industriale, fondata a Milano nel 1956. La missione principale dell’ADI è promuovere e valorizzare la cultura del progetto riconoscendo il design come elemento cruciale per l’innovazione e la competitività dell’industria italiana.
L’associazione si impegna attivamente a sensibilizzare sull’importanza del design per lo sviluppo economico, culturale e sociale del Paese. L’ADI lavora per promuovere l’eccellenza del design italiano a livello nazionale e internazionale, facilitare lo scambio di idee tra professionisti, aziende, istituzioni accademiche e Università, oltre a sostenere la formazione e la crescita professionale dei designer.
L’ADI organizza iniziative importati come mostre, convegni e workshop, che mirano a stimolare il dibattito e la riflessione sul ruolo fondamentale del design nella società contemporanea; tra le più prestigiose spicca il Premio Compasso d’Oro, istituito nel 1954 per premiare i migliori prodotti di design. Questo riconoscimento è segno di eccellenza e innovazione nel panorama internazionale del design.
La Delegazione siciliana
La Delegazione ADI Sicilia, una delle sedi territoriali dell’associazione, si impegna attivamente nel sostenere lo sviluppo e l’innovazione nel settore del design regionale, promuovendo la qualità e l’originalità del design siciliano a livello nazionale e internazionale. Inoltre, la delegazione crea opportunità significative di formazione e crescita professionale per i designer e i progettisti locali, sensibilizzando pubblico e istituzioni sull’importanza cruciale del design nella vita quotidiana e nel progresso economico e culturale dell’isola.
La Delegazione ADI Sicilia rappresenta un punto di riferimento fondamentale per il design nel mediterraneo, rafforzando il legame tra tradizione, patrimonio artigianale e industriale attraverso una serie di iniziative. Sostiene attivamente il talento locale, promuove la cultura del progetto e stimola lo sviluppo di soluzioni creative e sostenibili per migliorare la qualità della vita sia in Sicilia che oltre i suoi confini.
Il nuovo direttivo regionale
Lo scorso 6 luglio, presso lo spazio di Sicil Cima di viale Africa a Catania, si sono tenute le elezioni per il rinnovo del direttivo della delegazione ADI Sicilia. All’unanimità è stata eletta presidentessa Annalisa Spadola, che succede ad Andrea Branciforti. Il nuovo direttivo è composto da diversi professionisti del settore, tra cui Anna Fidelio come vice presidente, Vincenzo Castellana, Luigi Patitucci, Francesco Monterosso, Salvatore Alù, Marzio D’Emilio, Paolo Gagliardi e Andrea Branciforti in qualità di past president.
Attualmente la delegazione siciliana conta 65 iscritti, 4 aziende, 4 Accademie, 2 Università e 11 Licei. Anche noi di Balloon project siamo onorati di essere parte di questa associazione e della delegazione territoriale della Sicilia come ente/editoria aggregato.
Conosciamo la neoeletta presidentessa Annalisa Spadola
Classe 1975, Annalisa Spadola, nuova presidentessa della delegazione ADI Sicilia attualmente ricopre il ruolo di Direttrice Marketing presso il Gruppo MOAK con sede a Modica. Nel suo ruolo professionale porta avanti strategie innovative per promuovere e posizionare il brand MOAK nel mercato, progettando la comunicazione, il design system e sviluppando importanti partnership. Il suo impegno nel mantenere alti standard di qualità e nel valorizzare l’eccellenza progettuale e produttiva siciliana si rifletterà senz’altro anche nel suo ruolo di presidentessa della delegazione ADI Sicilia.
Le abbiamo posto alcune domande per conoscerla meglio e per farci raccontare la sua vision per la delegazione ADI Sicilia:
Può raccontarci brevemente del suo percorso professionale e personale che l’ha portata ad ADI e oggi alla presidenza della delegazione Sicilia? Quali esperienze ritiene fondamentali per questo nuovo ruolo?
Ho avuto una formazione nell’ambito della grafica pubblicitaria, della comunicazione e del marketing e nella mia esperienza lavorativa ho avuto la possibilità di esprimere e sviluppare queste competenze nell’azienda di famiglia, Caffè Moak, fondata da mio padre che mi ha dato grande fiducia e spazio di manovra, consentendomi di portare avanti progetti anche inconsueti per un’azienda che produce e vende caffè. Ho potuto quindi raccontare un prodotto attraverso suggestioni e contaminazioni che abbracciano diversi ambiti della cultura e dell’arte, spesso attivando connessioni con aziende, professionisti e associazioni, che nel tempo si sono rivelate arricchenti e stimolanti.
La collaborazione con Adi è una di queste ed è nata molti anni fa con l’evento Ferri di richiamo, organizzato proprio dalla delegazione Adi Sicilia, allora guidata dall’architetto Vincenzo Castellana, oggi consigliere nazionale di Adi, che in tutti questi anni ha saputo, con impegno costante e visionario, costruire e valorizzare una rete di professionisti ed aziende uniti dalla voglia comune di promuovere la cultura del design come leva vincente.
Quali sono le sue priorità come nuova presidentessa della Delegazione ADI Sicilia e quali iniziative intende promuovere per valorizzare il design siciliano a livello regionale, nazionale e internazionale?
Certamente il mio intento è quello di continuare il percorso virtuoso ed eccellente partito dall’architetto Castellana prima, e dal designer Andrea Branciforti dopo, la cui eredità è per me di grande esempio. Mi conforta molto continuare ad avere il loro supporto e quello dei membri del direttivo tutto che in questi anni ha lavorato su tantissimi eventi che hanno fatto distinguere la delegazione siciliana anche in ambito nazionale. Fra le molte operazioni svolte, trovo importante citare l’operazione Designland, un appuntamento annuale, che si svolge durante la Design Week a Milano e che porta all’attenzione del pubblico nazionale l’eccellenza della buona progettazione e del design made in Sicily, oggi magistralmente raccontato nel libro di Luigi Patitucci, che porta appunto questo nome e che è stato appena selezionato dall’Index di Adi.
Il direttivo, già composto da grandi professionisti, quest’anno si arricchisce di due nuovi membri: il designer Paolo Gagliardi di Enna ed il ricercatore e docente presso l’Università di Palermo, nonché designer Francesco Monterosso. Con la loro presenza ed il loro aiuto, contiamo di rafforzare la presenza di Adi nelle province in cui operano.
Uno dei miei obiettivi è infatti far sì che Adi possa arrivare in ogni provincia della Sicilia con una serie di eventi e talk che mettano in connessione il mondo del design con il mondo delle imprese private e pubbliche. Questo già accade naturalmente per le imprese che producono nell’ambito del design. Ma vorrei raccontare come la buona pratica della progettazione possa davvero fare la differenza anche per aziende che sviluppano prodotti o servizi che sembrano apparentemente lontani dal mondo del design canonico. E lo faremo raccontando i casi in cui questo è già avvenuto e ha fatto la differenza, come per l’azienda che rappresento, e mettendo in relazione le parti attraverso un dialogo aperto.
I protocolli d’intesa siglati con CNA e Confapi Sicilia hanno anche questa finalità.
In che modo pensa di coinvolgere le giovani generazioni di designer siciliani nelle attività della delegazione?
Lo faremo attivando le collaborazioni già in essere (università, scuole di design e così via) e attivandone di nuove e coinvolgendo giovani che hanno voglia di spendersi in questo mondo e di collaborare con noi negli eventi che faremo.
In che modo la Delegazione ADI Sicilia contribuirà alla sostenibilità e all’innovazione nel design locale, e quali collaborazioni strategiche intende sviluppare con istituzioni e imprese del territorio?
Fra i nostri programmi di lavoro c’è sicuramente la volontà di fare sempre più il focus su un modo di progettare al passo con i tempi. E certamente il tema della sostenibilità non può che farne parte. Di innovazione del design locale parliamo già da tempo e molti sono gli esempi che abbiamo portato in luce in questi anni, anche attraverso Designland.
Con le istituzioni ci piacerebbe avere un dialogo ed un rapporto di collaborazione sempre più assiduo. Sappiamo che per questa strada i tempi sono più lenti per molte ragioni, ma siamo determinati a continuare l’attività di sensibilizzazione e di confronto fra le parti.
Siamo già riusciti ad attivare la figura del Design Manager nel Comune di Caltagirone e stiamo lavorando per attivarne altre per altri comuni siciliani.
Questa figura, oggi poco conosciuta, può dare un contributo significativo nella progettazione di spazi urbani che abbiano una visione a lungo termine e che traducano in modo corretto e sostenibile le esigenze del vivere gli spazi comuni in una società in continua evoluzione. Sottolineo che quando parliamo di Design Manager ci riferiamo alla figura di un professionista che si occupi di assicurarsi che la progettazione non tenga conto solo di questioni estetiche, come si potrebbe erroneamente pensare, ma che progetti sulla base di uno studio approfondito della qualità della vita delle persone e di come semplificarla o migliorarla e che aiuti le istituzioni pubbliche a meglio impiegare le proprie risorse.
Auguriamo buon mandato e buon lavoro alla nuova Presidentessa e a tutti i membri del Direttivo territoriale dell’ADI Sicilia.