Massimo Palumbo ai Cantieri Culturali alla Zisa
di Salvatore Davì
Entrando negli spazi della Bottega 6 ai Cantieri Culturali alla Zisa si percepisce una dimensione dilatata del tempo e dello spazio; si è spettatori di una mostra estremamente evocativa che propone la visione bipolare del fare artistico: nelle opere di Massimo Palumbo etica ed estetica coincidono, si toccano e si fondono, costruendo un percorso che supera l’apparente candore materico e dando voce ad una profonda riflessione sociale. L’artista lo fa attraverso un esubero di ‘bianco’ e una disposizione all’indagine dello spazio urbano attraverso una serie di elementi naturali e materiali poveri (legno, ferro, carta, etc). Vivi, mostra a cura di Cristina Costanzo, organizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale di Latina “MAD Museo Arte Diffusa”, è composta da lavori quasi tutti realizzati per l’occasione, quasi come un insieme di frammenti di una grande installazione site specific; la mostra si configura come un monito generazionale che scruta le mosse del recente passato e invita ad una nuova presa di coscienza. Ciò che colpisce sono la semplicità e quel velato romanticismo ideologico che, però, non toccano mai la soglia del retorico, ma che puntano all’immagine stricto sensu e al suo potere comunicativo ed evocativo. Semplice. Una forma, un’idea e la concentrazione di simboli efficaci e chiari: le bianche barche come invito alla scoperta, all’indagine e alla critica, la bilancia che pesa la Costituzione Italiana, i libri bianchi e intonsi come consiglio per scrivere la storia di domani, il peso paradossale della gommapiuma. L’allestimento supera le difficoltà strutturali dello spazio espositivo e si costruisce elegante; gli elementi si toccano e tracciano una composizione uniforme, un excursus sul lavoro dell’artista e sul ruolo che ha avuto e che deve avere in società, uno sguardo compatto che riflette “sulla società contemporanea attraverso la dialettica tra architettura, arte e ambiente ma anche come esortazione, per l’appunto ‘Vivi’, ad osservare con sguardo critico la realtà che ci circonda” (Cristina Costanzo).
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(1) Massimo Palumbo, Ricordare Sarajevo (D), 1995, tecnica mista, carta su tela + ferro, 100 x100 cm, ph Riccardo Pieroni
(2) Massimo Palumbo, le bianche barche…!, 2013, installazione, cubo in legno + carta, 200 x 200 cm, ph Riccardo Pieroni
(3) Massimo Palumbo, …vi toccherà, prima o poi, scrivere i vostri libri, 2013, installazione, carta su legno, 100 x 40 cm, ph Riccardo Pieroni
(4) Massimo Palumbo, pupus, 2013, installazione, gommapiuma, filo d’acciaio, pupo, 200 x 200 cm, ph Riccardo Pieroni
(5) Massimo Palumbo, …eppure pesa, 2010, installazione, materiali vari, bilancia, vassoio in ferro, copia della Costituzione Italiana del 1946, ph Riccardo Pieroni
La Mostra, ad ingresso gratuito, sarà visitabile sino al 4 ottobre 2013, dal martedì alla domenica dalle 18.00 alle 20.00 e su appuntamento.
Titolo: “Vivi” Opere di Massimo Palumbo
A cura di: Cristina Costanzo
Patrocini Istituzionali: Comune di Palermo, Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo, Comune di Latina, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Latina, Ordine degli Architetti di Latina e provincia, la Casa dell’Architettura di Latina, Comune di Casacalenda, MAACK Museo all’Aperto Arte Contemporanea di Casacalenda, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Franco Libertucci” di Casacaleda, Centro di Arte Contemporanea dell’Università degli Studi del Molise “Aratro”.
Organizzazione: Associazione Culturale MAD Museo Arte Diffusa
Ufficio Stampa e Comunicazione: Rosadea Fiorenza
Allestimento: Federico Lupo
Progetto Grafico: Sara Palumbo
Sede: Cantieri Culturali alla Zisa, Bottega 6, via Paolo Gili n. 4
Sponsor tecnici: Casa Vinicola Fazio e Divino Rosso 43
Inaugurazione: venerdì 27 settembre 2013, ore 18.00
Ingresso: gratuito
Orari: Dal 27 settembre al 4 ottobre 2013, dal martedì alla domenica dalle 18.00 alle 20.00 e su appuntamento
Catalogo: Palladino Editore, a cura di Cristina Costanzo, con contributi critici di Marcella Cossu, Cristina Costanzo e Massimo Palumbo
Contatti: 333 31 31 792 / 320 575 8505 / cristinacostanzo@gmail.com
Contributo inserito il 03/10/2013