Gli Impressionisti a Catania
di Vittoria La Russa
Palazzo Platamone, meglio noto come Palazzo della Cultura, ospita a Catania un’originale mostra sugli Impressionisti capace di mettere in scena, come mai fatto prima d’ora, i tanti volti delle opere di questa variegata corrente artistica francese.
La mostra catanese, curata da Vincenzo Sanfo e Fiorella Minervino, è visitabile fino al 21 aprile e nasce dall’esigenza di voler offrire ai visitatori una nuova idea di Impressionismo, sia attraverso le opere dei suoi artisti più noti, come Monet, Manet, Degas e Renoir, sia con quelle dei meno noti, o meglio, meno “convenzionali”.
Nella seconda metà dell’Ottocento, alla luce dei profondi cambiamenti tecnologici, e soprattutto con l’affermarsi della fotografia, si inseriscono le vicende di questi artisti a cui si diede il nome, inizialmente dispregiativo, di “impressionisti”. In questo contesto, la loro novità assoluta sta proprio, nell’aver saputo riadattare l’arte alle innovazioni e, di conseguenza, nell’aver trasformato la pittura, liberandola dalle costruzioni e costrizioni della tradizione artistica precedente.
Quando si parla di Impressionismo, riaffiorano alla mente i colori, la luce e la freschezza di quelle opere. Nella mostra di Sanfo e Minervino si dà, invece, centralità a tecniche come le acqueforti e le litografie, diverse rispetto alla più tradizionale pittura. Nonostante l’uso esclusivo del bianco e del nero, infatti, queste tecniche rappresentano comunque una porzione consistente della corrente impressionista. Non tutti gli artisti del movimento francese hanno scelto di utilizzare le tecniche dell’incisione. Nel caso di Degas e Pisarro, invece, la continua voglia di osare e sperimentare con maestria su queste “nuove” raffigurazioni, li ha resi oltre che maestri di pittura, anche esperti assoluti di queste tecniche grafiche.
L’allestimento stesso della mostra è concepito come un percorso evolutivo che parte da Ingres, Delacroix, Courbet, Corot e Millet, si sussegue attraverso Cézanne, Degas, Gauguin e Manet (per citarne solo alcuni), fino ad arrivare all’esposizione di alcuni olii, tra cui le famose Ninfee di Monet. I primi sono quegli artisti che hanno ispirato il piacere della pittura “en plen air” e hanno dato il via al modo impressionista di rappresentare la realtà, influenzando artisti come Monet e Renoir, considerati due dei massimi esponenti dell’Impressionismo.
Seguendo questa logica espositiva, la mostra si conclude con quelle opere che riconducono il visitatore alla lucentezza propria dell’Impressionismo e di cui spesso ne sono diventate il simbolo, ma che in realtà rappresentano solo uno dei molteplici aspetti che il movimento francese ha sviluppato negli anni e a cui questa mostra, Catania e la Sicilia tutta, hanno voluto rendere uno speciale omaggio.
In copertina: Claude Monet, Les NympheÌas