Il lusso della distruzione
di Maria Giovanna Virga
La Fondazione Nicola Trussardi, attiva sin dal 1996, si è distinta negli ultimi anni grazie alla brillante strategia – intrapresa da Massimiliano Gioni Direttore artistico dal 2002 – di spostare l’attività espositiva fuori dalla sede di Palazzo Marino alla Scala. Dal 2003 questo nomadismo espositivo ha permesso la graduale riscoperta dello scenario urbano milanese, fornendo agli artisti invitati l’occasione di pensare degli interventi site-specific per alcuni dei luoghi storici della città. L’ultimo di questi luoghi di fascinazione è in un elegante quartiere borghese della zona centrale di Milano, all’interno della Caserma XXIV Maggio di via Monti. L’apparente austerità della struttura cela al suo interno, in un edificio laterale, la presenza di un ex panificio militare caratterizzato da una serie di forni antichi, che diventano lo sfondo silenzioso della mostra Rubble and Reveletion – Rivelazioni e Rovine del giovane artista francese Cyprien Gaillard.
Rubble and Reveletion – Rivelazioni e Rovine si compone di differenti “strumenti d’impressione” come frottage, stampe su cartoline, fotografie e filmati, accomunati dal medesimo interesse per la distruzione e la decadenza. L’esposizione si sviluppa in un percorso lineare che attraversa tutto lo spazio del panificio ed in cui le numerose opere si scandiscono ritmicamente grazie all’illuminazione alternata di stanze chiare, luci spot e proiezioni video: un calarsi nell’oscurità che immerge lo spettatore in questi scenari precari. Tra le opere video presentate, The Lake Arches (2007) si distingue dagli altri perché rappresentazione di una distruzione “non visibile”. Narrazione di un momento di svago tra due giovani, che decidono di tuffarsi nel lago artificiale dell’architetto Ricardo Bonfil – parte del progetto The Lake Arcades and the Viaduct per la periferia di Saint-Quentin en Yvelines a Parigi – il gioco si trasforma in incidente quando uno dei due riemerge sanguinante con il naso rotto. Un gesto di sfrontatezza giovanile, che disvela lo stato effimero delle presunte sicurezze umane, messe in crisi da un incidente che richiama alla concretezza del presente e alla precarietà della vita.
Risultato di un metodo di riorganizzazione per frammenti, le opere Millions into the Darkness (2012) e Geographical Analogies (2006-2011) vengono invece presentate al pubblico in eleganti e minimali teche al pari di importanti residui antropologici. Millions into the Darkness (2012) si compone d’immagini d’archivio, documenti di catastrofi naturali o conflitto bellici che, grazie alla sovrapposizione di frammenti di meteorite si caricano di luce simbolica per svincolarsi da quella storico-cronologica. Geographical Analogies (2006-2011), invece, oltre ad essere testimonianza del nomadismo dell’artista, è un complesso esercizio di riconoscimento. Strutturati in quadrilateri, composti da nove polaroid, questa numerosa serie è il risultato della visione di molteplici paesaggi in cui l’artista ricerca l’effimero, la smemoratezza. Un gesto immediato come scattare un’istantanea per immortalare ciò che l’umanità ha lasciato al tempo.
Elemento unitario tra i diversi ambienti, in cui lo spettatore transita, è l’installazione sonora del brano Prelude (Dragged) edita dalla band americana dei Salem, ma originariamente tratta dal preludio del Rheingold – L’oro del Reno di Richard Wagner. Una colonna sonora pensata appositamente per lo spazio, che riesce a far coesistere nel medesimo ambiente anche i differenti filmati che compongono la mostra, lasciandone inalterata la percezione visiva e caricandone d’enfasi il significato.
Interpretare le opere di Cyprien Gaillard in un ottica esclusivamente romantica impedisce di vedere gli aspetti più attuali delle tematiche da lui affrontate. La distruzione e la potenziale perdita sono allo stesso tempo i sintomi di un eccesso di produzione, che diventano espressione moderna di ricchezza e fasi necessarie all’interno dello sviluppo sociale. Cyprien Gaillard concepisce così il paesaggio tenendo conto di quegli elementi, sia quando ne documenta la presenza sia quando lui stesso, attraverso il suo peregrinare, diventa portavoce di questa ricchezza. All’interno di questo processo vitale e continuo, caratterizzato dall’integrazione di elementi contrastanti, il degrado e le rovine sono espressioni imprescindibili di una trasformazione perpetua dell’ambiente e delle abitudini sociali.
Caserma XXIV Maggio
Via Vincenzo Monti 59, Milano
13 Novembre – 16 dicembre 2012
Aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00
Fondazione Nicola Trussardi
Piazza della Scala 5 – 20121 Milano,
Tel: +39 02 8068821
Fax: +39 02 80688281
www.fondazionenicolatrussardi.com
(1) Cyprien Gaillard – New Picturesque, 2012
Postcards, paper Installation view at Caserma XXIV Maggio, Fondazione Nicola Trussardi 2012. Courtesy Spr¸th Magers Berlin London
(2) Cyprien Gaillard – The Lake Arches, 2007
video, 1:39 min, Installation view at Caserma XXIV Maggio, Fondazione Nicola Trussardi 2012. Courtesy Spr¸th Magers Berlin London / Bugada & Cargnel, Paris / Laura Bartlett Gallery, London
(3) Cyprien Gaillard – The Lake Arches, 2007
video, 1:39 min, Copyright Cyprien Gaillard. Courtesy Spr¸th Magers Berlin London / Bugada & Cargnel, Paris / Laura Bartlett Gallery, London
(4) Cyprien Gaillard, Millions into Darkness, 2012
Show case, pieces of meteorites, b/w photographs, Installation view at Caserma XXIV Maggio, Fondazione Nicola Trussardi 2012. Courtesy Spr¸th Magers Berlin London
(5) Cyprien Gaillard – Geographical Analogies, 2006 – 2010
Mixed media, Installation view at Caserma XXIV Maggio, Fondazione Nicola Trussardi 2012. Courtesy Spr¸th Magers Berlin London / Bugada & Cargnel, Paris / Laura Bartlett Gallery, London
Foto Marco De Scalzi