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Gibellina nel 2026 Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea

L’annuncio ufficiale arriva il 31 ottobre 2024

 

Il 31 ottobre 2024, Gibellina è stata proclamata prima Capitale italiana dell’arte contemporanea, ottenendo un milione di euro per valorizzare il patrimonio e promuovere iniziative culturali. Scelta per la sua capacità di unire memoria e innovazione, la città siciliana diventerà un laboratorio di rigenerazione urbana, coinvolgendo comunità e istituzioni in un progetto ispirato alla visione artistica di Ludovico Corrao.

 

Ieri mattina, 31 ottobre 2024, a Roma è stata ufficialmente proclamata Gibellina, la cittadina della provincia di Trapani situata nella Valle del Belìce, come prima Capitale italiana dell’arte contemporanea, un titolo di grande prestigio con l’assegnazione di un finanziamento di un milione di euro per la realizzazione di un progetto di valorizzazione del patrimonio e per la programmazione di iniziative culturali correlate.

Gibellina, simbolo di rinascita grazie all’impegno visionario di Ludovico Corrao (1927/2011), che promosse la ricostruzione della città devastata dal terremoto del 1968 attraverso l’arte e la cultura, ha ottenuto il titolo sulle altre quattro finaliste: Carrara, Gallarate, Pescara e Todi, selezionate tra 23 città in gara. L’annuncio è stato dato presso il Ministero della Cultura in una cerimonia alla presenza del ministro Alessandro Giuli, di Angelo Piero Cappello, direttore generale per la Creatività Contemporanea, e della presidente di giuria Patrizia Sandretto Re Rebaudengo.

 

La Chiesa Madre di Ludovico Quaroni – Gibellina Nuova. Ph Mendolia Calella.

 

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha espresso grande orgoglio per il prestigioso titolo assegnato a Gibellina, evidenziando il contributo significativo della Sicilia alla scena culturale italiana:

«Questo riconoscimento celebra una città che ha saputo trasformare una tragedia in un simbolo di innovazione artistica e culturale di portata internazionale».

 

Il progetto di Gibellina punta a coinvolgere attivamente la comunità locale e mira a costruire un network di collaborazioni con istituzioni pubbliche e private a livello nazionale e internazionale. La città diventerà così un laboratorio vivente di rigenerazione urbana, in cui l’arte contemporanea si intreccerà con temi cruciali come la gestione dello spazio pubblico, il rafforzamento della comunità, la sostenibilità ambientale e un concetto ampliato di patrimonio culturale.

 

 

La giuria ha scelto Gibellina per l’originalità e la solidità della sua proposta, che fa dell’arte uno strumento di coesione sociale e considera la cultura un bene condiviso, in linea con la visione di Corrao e delle realtà artistiche presenti nella città. Gibellina si distingue per la capacità di fondere memoria e innovazione, valorizzando le sue radici locali con un’apertura internazionale.

 

Più volte noi di balloon ci siamo occupati di Gibellina; qui un breve video (di A. Tomasello) che racconta le vicende di questo centro artistico nel Belìce:

 

 

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In copertina: Stella d’ingresso al Belice o porta del Belice di Pietro Consagra. Ph Mendolia Calella.