Ultime istanze da convalidare
Experimentum Crucis
Dal 7 agosto al 31 ottobre 2022 è possibile visitare presso l’Ex Caserma Cassonello (Noto) la mostra Experimentum Crucis curata da Rosa Anna Musumeci e Philippe Terrier-Hermann.
All’interno dell’edificio quasi integralmente riabilitato si osserva al telescopio una costellazione di lavori di altrettanti corpi luminosi che messi insieme sono metonimia di una cospicua parte della scena italiana di artisti emergenti e non.
Un punto di vista privilegiato su una moltitudine di istanze cruciali – come suggerisce il titolo – di cui siamo oggetti di prova e approvatori. Le prove decisive di cui siamo testimoni sono esperimenti condotti sullo studio di fenomeni fisici, urbani, astronomici, architettonici e l’impatto che questi hanno su un corpo. Il corpo dell’artista ad esempio, che diventa metafora dell’altro: come nel caso di Alessandro Costanzo e la sua installazione site specific Staffetta. O ancora Stefan Milosavljevic con Even the walls know your lies con cui ricostruisce la casa, la propria e di tutti gli sfollati, distrutta durante le guerre nei Balcani.
Altro lavoro che nasce specificatamente per il posto in cui è esposto D. in un intervento con V. di Ignazio Mortellaro in cui il corpo si fa misura dello spazio e questo viene analizzato, come nel caso di Stefan, e ridotto in sezioni. Entro l’empirismo geometrico si cala una dimensione impossibile da misurare ricettacolo di sentimenti ed emozioni, istanza cruciale dell’alterazione del nostro passaggio in uno spazio.
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O ancora Matteo Vettorello che da sempre mette alla prova le costantemente ostacolate interazioni sociali e le nostre azioni come nel caso del lavoro Attivatore di responsabilità spirometrica.
Le prove sono estese anche al nostro contenitore più esterno, il firmamento, come nel caso di Sasha Vinci, e l’accostamento tra l’antica abside della chiesa e la posizione degli astri nel giorno dell’inaugurazione. O, per opposizione, gli involucri più intimi, in cui ci rifugiamo o di cui ci vergogniamo, realizzati da Gabriele Fazio(Cocoons). Esperimenti che rendono la nostra esistenza puntuale, effimera, straordinariamente banale, tuttavia irripetibile.
Da menzionare l’attenzione riposta ai video: Vittoria di Federico Baronello sul caporalato nell’omonima città da cui deriva l’ambiguità del titolo e un experimentum crucis che non ha più bisogno di prove, è già ampiamente dimostrato. Infine, la dolce documentazione di Francesca Grilli, Faster than light, che sperimenta sull’evidenza del tempo, musicale e fluido. Lo scorrere di esso è visibile dallo scarto che c’è tra le mani del maestro anziano di pianoforte e le giovani e curiose mani dell’apprendista; il tempo scientifico della musica è dato dalla suonata in sottofondo. Istanza cruciale sulla relatività del tempo, oggetto di lunghe sperimentazioni che non hanno mai trovato una quadra sugli effetti collaterali sui nostri corpi.
Artisti in mostra: Francesco Balsamo, Federico Baronello, Maura Biava, Barbara Cammarata, Gianluca Capozzi, Linda Carrara, Claudia Corrent, Alessandro Costanzo, Michel Couturier, Luca Cutrufelli, Drifters (Valentina Miorandi + Sandrine Nicoletta), Gabriele Fazio, Emilio Ferro, Pietro Fortuna, Lior Gal, Francesca Grilli, Anna Guillot, Elena Mazzi, Meletios Meletiou, Stefan Milosavljevic, Diego Miguel Mirabella, Ignazio Mortellaro, Ute Müller, Nicola Pecoraro, Fabio Ranzolin, Agnese Spolverini, Philippe Terrier-Hermann con Luca Avolio, Matteo Vettorello, Sasha Vinci, Francesco Voltolina, Marzio Zorio.