Effimera | Dentro l’attimo | Dominique Robin
In occasione della 18esima Giornata del Contemporaneo, la Fondazione Brodbeck ha aperto le sue porte per una mostra effimera sulle varie forme in cui si può manifestare l’effimero nel mondo naturale. La mostra personale Dentro l’attimo di Dominique Robin, artista visivo di origini francesi, è rimasta visitabile nei giorni 8 e 9 ottobre presso il white cube della Fondazione.
In stretta collaborazione con gli alunni dell’Accademia di Belle Arti di Catania che hanno curato l’allestimento, la documentazione fotografica, la grafica e il montaggio video. Gli studenti hanno creato una proficua e fruttuosa occasione di scambio e confronto attraverso la prima residenza di un artista straniero presso l’Accademia – come afferma la presidente dell’Accademia, la professoressa Scalisi.
Dominique Robin (vive e lavora tra Roma, Poitou e gli Stati Uniti) è un artista visivo che indaga attraverso diversi media il rapporto corrente tra “il tempo lineare e il fatto puntuale” concretizzandone visivamente lo scontro, ci spiega la curatrice Ambra Stazzone che ci ha accompagnato lungo il percorso espositivo.
Una premessa alla mostra è data dall’intervista condotta dagli studenti dell’ABACT allo stesso Dominique che illustra i lavori esposti.
Come prima tappa all’interno dello spazio ritroviamo tre scatti della serie Oil, 2013-2022 dal formato extra large in opposizione alla dimensione minuta del soggetto e dell’attimo che viene immortalato. Le fotografie sono realizzate ricorrendo allo specchio di Claude, – dal suo inventore Claude Lorrain, uno specchio convesso che rimpicciolisce il panorama e ne smorza i colori. Dominique altera così la sua visione per sottolineare come l’artificio puntuale nel tempo possa ripercuotersi nella costante linea retta del tempo. I soggetti delle fotografie, piccole foglie e fiori, vengono intinti con olio esausto della sua auto.
Accanto alla serie fotografica, il video Stone Puzzles, 2017, che documenta un intervento partecipativo e collettivo. L’artista mette a disposizione di un pubblico – nel video in soggettiva – dei cocci di una pietra e chiede di ricostruirne la forma originale seguendo le fratture subite nel corso del tempo. In questo caso le linee del tempo si accavallano fino a tornare indietro sui propri passi attraverso l’intervento riparatore dell’uomo. A sua volta, chi ha il compito di ripristinare la forma ha la possibilità di contemplare le conseguenze dell’irreversibile scorrere del tempo. Qui si tenta di immergersi nell’attimo effimero e bloccarlo.
Infine, in mostra troviamo tredici scatti della serie Retour impossible du bleu realizzati tramite sovrapposizioni di disegni e raccolti nell’omonima pubblicazione consultabile. Da questo lavoro nasce il manifesto lungo 7 metri in cui le impressioni formali e cromatiche dei paesaggi vengono accostate a estratti quasi poetici trascritti dall’artista e ambientati in luoghi improbabili o autentici, non ci è dato sapere. Le situazioni descritte sono evidenti risultati di associazioni sinestetiche il cui punto di partenza sono i colori e le forme dei paesaggi immortalati. I versi si aprono e si chiudono con immagini opposte nel breve tempo di una terzina, poco più che un attimo.
La mostra Dentro l’attimo è stata promossa e organizzata dall’Accademia di Belle Arti di Catania in collaborazione con la Fondazione Brodbeck e B-ART, con il patrocinio dell’Institut Français di Palermo.