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CHM13hTERT

Nuovi mondi possibili

 

Si è da poco conclusa CHM13hTERT di Agnes Questionmark presso SpazioSERRA, all’interno della stazione Lancetti di Milano; a cura di spazioSERRA e the Orange Garden. L’artista per 16 giorni consecutivi è stata protagonista di una long performance, trasformandosi per 12 ore al giorno in una creatura ibrida.

 

Mettersi in discussione, divenire ed evolversi, cambiare e conformasi. L’immobilità è sconosciuta all’essere umano che da sempre si è adattato, mutando le proprie necessità e il proprio essere. In un mondo in continua trasformazione è la società stessa ad imporci etichette e stereotipi e, appunto, a conformarci secondo schemi; è in questa controversia che l’artista Agnes Questionmark si è mostrata nella performance CHM13hTERT.

Dal 4 al 19 maggio una creatura sconosciuta dalle sembianze simili a quelle di una sirena era presente all’interno della “teca” di spazioSERRA nella stazione milanese di Lancetti. Nell’ambito della stagione espositiva unpostoIMPOSSIBILE l’artista romana Agnes Questionmark, classe 1995, per 12 ore al giorno si è trasformata in una creatura ibrida, usando performance, installazione e scultura; sospesa e sostenuta da una struttura metallica. La posa quotidianamente assunta dall’artista ne ha modificato l’essenza e quasi soppresso l’umanità a favore di una alterità “studiata” dal pubblico; osservata come si osserva un corpo in forma aldeide.

 

Agnes Questionmark, CHM13hTERT, vistra della performance. Courtesy spazioSERRA. 2023.

 

Nella sua ricerca artistica la Questionmark tramite l’esplorazione di nuovi mondi ibridi e mutevoli crea una specie ignota, emblema di fluidità e quasi in antitesi con la definizione stessa di “umanità”, immersa in una natura naturans e al contempo matrigna.

CHM13hTERT scientificamente è anche una linea cellulare che ha permesso di assemblare la prima sequenza completa del genoma umano in laboratorio. Per la prima volta nella storia, l’uomo è stato in grado di modificare ed alterare la propria composizione genetica e in CHM13hTERT da spazioSERRA questa capacità di alterazione da parte dell’essere umano viene esplorata mediante la pratica artistica: una creatura viva e presente con estensioni biologiche marine, un essere evocativo e misterioso.

 

 

L’artista ci pone così di fronte a dei quesiti: se l’essere umano è in grado di interferire con la natura attraverso queste mutazioni genetiche, fino a che punto ci si potrà spingere? Quali sono i limiti di ciò che possiamo fare con i nostri geni e con quelli di altri organismi? Ma anche: chi siamo veramente? Siamo realmente liberi?

 

Non è la prima volta che la Questionmark si avvale di questa formula performativa e sebbene il corpo sembri la forza motrice del suo lavoro, sono piuttosto le considerazioni che ne scaturiscono ad esserne il punto focale, in quello che diventa un vero e proprio esperimento sociale, dove le reazioni e le osservazioni del pubblico sono parte integrante dell’opera. La presenza di una creatura così sorprendente e viva in un luogo di transito ha inoltre offerto ulteriori stimoli per comprendere in che modo l’arte (e le riflessioni che ne scaturiscono) si inserisce nella quotidianità. L’accessibilità dello spazio non seleziona in alcun modo il pubblico che si ritrova fruitore inconsapevole di una performance con la quale entrare in empatia e riconoscersi o rifiutare.

 

Agnes Questionmark, CHM13hTERT, vistra della performance. Courtesy spazioSERRA. 2023.

 

Una gabbia reale che diventa prigione simbolica. Una condizione imposta come metafora dell’identità. Agnes Questionmark riflette e fa riflettere sul futuro della nostra specie sia in termini fisici che sopratutto sociali; ci mette alla prova mettendosi alla prova. In CHM13hTERT l’artista sfida la sua capacità di tolleranza fisica e tramite il conseguente stato di trasformazione è in grado di creare un nuovo contesto: un microcosmo dove reale e surreale, tangibile e impalpabile si incontrano e in cui perdersi, un luogo in cui piangere o ridere, in cui sentirsi confortati o avere paura e dove, inequivocabilmente, porsi quesiti.

 

 

 

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