I’m Feeling Good

I’m Feeling Good   Per la cover di febbraio 2024 proponiamo un’immagine dalla performance di Martina Rota Don’t Fight The Feelings, tenutasi lo scorso dicembre 2023 alla Fabbrica Bini di Milano, a cura di spazioSERRA e da un invito di Cloe Piccoli.     Intercorre al giorno d’oggi l’esigenza profonda e analitica di vedere e…

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Caro gennaio, buoni propositi

  Caro gennaio, buoni propositi   Per la cover di gennaio 2024 abbiamo scelto una fotografia del progetto Briganti di Adelita Husni Bey (Italia/Libia, 1985).     Realizzato nel corso del 2023 e da pochissimo presentato per la prima volta presso la galleria Laveronica di Modica nel contesto della mostra Ancora na vota cu sintimientu,…

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Dicembre, ripeti. Gennaio

Dicembre, ripeti. Gennaio.   Perché non concludere l’anno con la consapevolezza di stare per ripetere tutto da capo? Di non aver fatto insegnamento di ogni errore, di non aver terminato nessuna guerra, di aver condannato a morte altre persone. Prima del mio strettissimo contatto con l’arte non mi era mai stato chiaro il motivo per…

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Gli spiriti danzano sotto forma di animali

Gli spiriti danzano sotto forma di animali   Ci siamo abituati a vedere tutto, persino ciò che non è direttamente davanti ai nostri occhi o attorno al nostro corpo. Vediamo le guerre ogni giorno, ne sentiamo gli spari e le urla della morte. Vediamo i terremoti e le macerie sulla gente. Vediamo i pianeti, le…

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Profonde sovrapposizioni d’immagini

Profonde sovrapposizioni d’immagini   Recentemente sono giunto alla conclusione che l’arte non ha più di una sola funzionalità. Questa, lontana da quelle deboli teorie di appagamento per la vista, appigliate instabilmente a concetti come “bellezza” ed “eternità”, trova la sua collocazione nel dolore, nel dramma, nella problematica. Potremmo sintetizzare che l’arte è il problema e…

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Qui dove caddero gli angeli 

  Qui dove caddero gli angeli    Tessere un nuovo legame tra arte e religione potrebbe apparire difficile, se non addirittura impossibile. James Elkins affronta abbondantemente la questione nel suo libro Lo strano posto della religione nell’arte contemporanea, affermando come le due siano ormai inesorabilmente separate e destinate a proseguire su strade parallele. Bisogna, però,…

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Il crepuscolo dell’umanità

Il crepuscolo dell’umanità  Si sente spesso affermare ingiustamente che l’arte non debba essere capita, probabilmente perché mantenendo questo suo stato di incomprensibilità, riesce a guadagnarsi un posto sul piano dell’aulico, del “non per tutti”. È  così, però, che questa diventa esclusivo appannaggio di una piccolissima élite che nutre il proprio narcisismo intellettuale grazie all’ignoranza di…

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Mi è sembrato che parlasse

Mi è sembrato che parlasse   La stanza è buia e bisogna attendere al suo interno, senza essere a conoscenza di cosa potrebbe accadere, di chi potrebbe arrivare. Sembra eterno, un tempo inutile, incalcolabile, un’attesa asfissiante, come il buio che c’è attorno. E così, mentre non è possibile neanche sentire muovere le lancette dell’orologio, il…

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Eternizzare il paesaggio

Eternizzare il paesaggio   Esiste un mondo sconosciuto, a cui il nostro, ovvero quello che viviamo e che conosciamo, si è sovrapposto per necessità temporali, rendendo difficile immaginare in modo preciso come potesse essere il precedente. Un mondo di un altro tempo, talmente lontano da essere unico da una mente all’altra che provi a immaginarlo.…

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Rigeolocalizzare la purezza della quotidianità

Rigeolocalizzare la purezza della quotidianità   Non sempre è possibile valutare la quotidianità in senso positivo, specialmente se si tiene in considerazione il tempo in cui viviamo o più precisamente il ritmo che lo definisce. La società contemporanea vive ad un ritmo elevatissimo, non dettato esclusivamente dalla galoppante evoluzione tecnologica, che ne implica un dover…

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