BUFFER ZONE al Pastificio Cerere
Mostra personale di Meletios Meletiou, a cura di Gaia Bobò,
presso lo Spazio Molini, Fondazione Pastificio Cerere
Meletios Meletiou, artista cipriota trasferitosi a Roma, si confronta con lo spazio del Pastificio Cerere: un molino di città nel quartiere romano di San Lorenzo in attività da inizio novecento sino agli anni sessanta, successivamente trasformato in luogo d’arte.
Meletiou colloca la sua installazione in un magazzino sotterraneo che rappresenta un po’ il cuore del pastificio: intervenendo con un calco in cemento di un pannello fonoassorbente crea un “tappeto scultoreo” interrotto da vuoti che diventano l’unico spazio in cui si può muovere il fruitore e in cui affiorano due tubi di colore viola che si spingono in alzato e invitano all’interazione col richiamo esercitato da elementi morbidi.
Questo insieme coesiste con le grandi tubazioni dell’edificio che non creano alcun impedimento all’opera che vi si insinua accanto e vi passa sotto.
Avviene così un cortocircuito percettivo in quanto questi elementi ora così duri e respingenti replicano le fattezze di un oggetto che di solito troviamo sotto forma di gommapiuma.
L’uniformità cromatica, ottenuta grazie all’illuminazione fredda e diffusa, assottiglia le differenze tra l’intervento artistico e l’ambiente che lo ospita. Il percorso obbligato conduce a uno spazio in penombra fortemente caratterizzato dalla presenza di madie in legno e macchinari per la molitura del grano, dove i tubi di colore viola, prima unico elemento di conforto e interazione, ora sbarrano un antico tunnel. Le celle sulla sinistra, che lo intervallano, sono illuminate da luci verdi e caratterizzate da sonorità che rendono invitante e nello stesso tempo respingente un luogo di cui il fruitore può cogliere le fattezze nella loro complessità solo con l’immaginazione.
La scelta del sotterraneo e l’irreggimentazione del movimento ci rimandano alla condizione endemica dei migranti bloccati sull’isola di Cipro che non trovano in Europa l’approdo che vorrebbero, rimanendo per anni relegati in condizioni di miseria.
Questa tematica è sempre stata presente nell’operato artistico di Meletiou, che nel 2016 ha organizzato una serie di workshop, chiamati Immaginary Friends, rivolta ai migranti presenti a Lesbo e ad Atene.
L’istallazione è stata esposta al pubblico dal 13/09 al 21/10/2022
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