La Casetta rossa di Boulard
Un nuovo progetto artistico sta nascendo alla Masseria Pernice. Sospesa tra ritmi e colori, la casetta rossa di Boulard emerge nella tranquilla immobilità della campagna siciliana.
La Pernice, storica dimora dei Sallier de La Tour immersa tra le colline siciliane dello Jato, ospita da sempre eventi artistici di rilievo internazionale. In questa magica masseria immersa tra le vigne hanno trovato la propria dimensione ideale artisti del calibro di Thom Yorke, che si sono potuti esprimere in totale simbiosi con la natura. Se in passato è stata la sfera musicale ad influenzare maggiormente le attività della Pernice, dal 2019 Paolo Sallier de La Tour, facendo riferimento al suo bagaglio personale di artista visivo, ha aggiunto un nuovo importante tassello alla tradizione di famiglia, creando insieme alla curatrice Cornelia Lauf un programma internazionale di Residenze d’Artista.
Il Pernice Residence Project seleziona artisti con diverso background culturale offrendo loro l’opportunità di esprimersi immersi nella natura e al di fuori dei contesti abituali. Parte del lavoro artistico viene poi acquisito dal progetto, dando vita alla Collezione Pernice.
L’artista scelto per il 2023 è il francese Nicolas Boulard (1976 Reims). Si distingue per il suo vocabolario artistico eterogeneo ma essenziale che attinge liberamente dal campo dell’agricoltura, mettendo costantemente in discussione le regole con un lavoro interdisciplinare e, potremmo dire, «indisciplinato».
Dietro le opere di Boulard persiste uno sguardo ironico e acuto che si posiziona con apparente leggerezza ai margini di quelle pratiche socialmente riconosciute. Con la sua opera ecologista, sconveniente ma necessaria, l’artista mette costantemente in discussione il nostro rapporto con il territorio, evidenziando l’insostenibilità di alcune pratiche ottuse che conosce piuttosto bene, essendo egli stesso figlio di viticoltori e produttori Champagne. L’artista si oppone, dunque, con lucida disobbedienza al cieco conformismo socialmente accettato, egli sostiene infatti che l’abitudine impedisce una riflessione efficace (Journal de la route des vins d’Alsace, 2005).
Il lavoro preparatorio finora svolto da Nicolas Boulard precede sia da un punto di vista formale che concettuale la realizzazione artistica vera e propria, che vedrà la luce il prossimo ottobre. Esso consiste nell’ elaborazione visiva di una Casetta rossa che emerge con vitalità nella silenziosa immobilità della campagna siciliana. La casetta di Boulard, magicamente sospesa nella sonnolenta tranquillità della masseria, sprigiona una vitalità che non disturba l’ambiente circostante, dipanandosi attraverso sfumature concentriche di colore che vanno dal giallo al rosso saturo. Segno tangibile di una plasticità sana, purché legata ai ritmi e ai colori della natura.
L’essenza di quest’opera emerge ancor di più dalle parole della curatrice Cornelia Lauf:
“La Casa Rossa di Nicolas Boulard è arte in quanto “idea” in questo momento. Le immagini che vedete sono modelli. Ma è così che Adriano tracciò le sue campagne militari, con navi giocattolo su uno stagno vicino al suo ritiro di Tivoli. Boulard sta commentando il riscaldamento globale, vedete, e inserendo il terribile avvertimento in mezzo a campi verdeggianti. E se non mobilitiamo i fondi e la volontà regionale, avremo comunque creato un’immagine che rimane nella mente, e nel cuore, e può muovere il pensiero, come solo l’arte sa fare. Portando immagini dall’arte post-concettuale di Nicolas Boulard, nell’inebriante calderone di Pernice, gettiamo un guanto di sfida, come forse fece un certo Sallier de la Tour in Sicilia, molti secoli fa.”
In attesa di gustare con gli occhi ciò che questo artista poliedrico sarà capace di realizzare per il Pernice Residence Project il prossimo ottobre, ci godiamo il magnifico panorama siciliano, tra le verdi colline dello Jato.
“Come pittore non avrei potuto chiedere luogo migliore dove vivere” (Paolo Sallier de La Tour)