Intervista ad Andrea Branciforti
Chi è Andrea Branciforti. Raccontaci brevemente di te.
Mi occupo di design dal 2000. Nel 2004 ho aperto con la mia compagna Improntabarre, uno studio ed un laboratorio di design, che collabora con una rete di artigiani nella produzione di manufatti di altissima qualità. Sono stato Selezionato per ADI Design Index 2015 con il progetto Urban design for tile e questa’anno con il progetto Legami in collaborazione con Moak. Insegno La Cultura del design presso Harim | Accademia Euromediterranea e ho avuto diverse collaborazioni con altri designer e aziende come Ugo La Pietra, Farm Cultural Park, Fuorisalmone, Accademia Abadir, Accademia Harim, Studio Vittorio Venezia, Moak, Pietracolata, Timelam.
Quali sono i designer che ami particolarmente e a cui ti ispiri?
Sono i maestri del design italiano come ad esempio Achille Castiglione, Enzo Mari, Ettore Sottsass di cui ho sempre cercato di coglierne l’aspetto intimo, l’approccio mentale al progetto e alla ricerca, la visione ludica ma anche empatica che gli oggetti devono e possono trasmettono all’osservatore.
Come definiresti il tuo lavoro?
Il mio è un lavoro di ricerca. Per i progetti che realizzo, di volta in volta, mi ritrovo a studiare materiali, tecniche, ecc con cui poter realizzare poi gli oggetti.
C’è stato un evento o un incontro in particolare che ha segnato una svolta nella tua ricerca?
Sono stati gli studi universitari che mi hanno formato. Poi ho incontrato Ettore Sottsass durante l’università è questo mi ha segnato molto. Ugo La Pietra, un giorno, vedendo i mie lavori in ceramica disse che rappresentavano un taglio netto con la tradizione. Da quel momento in poi ho pensato che ero sulla buona strada.
Hai firmato una delle due Special Christmas Edition dell’azienda siciliana Di Stefano. Raccontaci com’è nata questa collaborazione e come siete riusciti a coniugare design innovativo e tradizione dolciaria made in Sicily?
Ci siamo conosciuti nel 2017 in occasione di “Made in Sicily”, evento patrocinato dalla Regione Siciliana per avviare nuove sinergie tra imprenditori, professionisti e mastri artigiani isolani. Stima reciproca, passione per il proprio lavoro, contatto con la tradizione riletta in chiave non ordinaria, costante ricerca e curiosità verso tecniche e materie prime/materiali di ultima generazione: sono solo alcuni dei punti di contatto che ho con l’azienda Di Stefano, con cui ho iniziato a lavorare dallo scorso aprile alla Special Christmas Edition d’autore e a tiratura limitata (solo 500 pezzi, tutti numerati e firmati) del cui concept e realizzazione ti parlerò in seguito e più dettagliatamente.
L’azienda Di Stefano ha dimostrato, sin dallo scorso anno, grande lungimiranza e visionarietà, intessendo collaborazioni con professionisti di altri settori, come me e la pittrice Alice Valenti: tutti e tre condividiamo cui lo stesso amore per la Sicilia e per i suoi valori, fonte d’ispirazione per le nostre creazioni.
Primo piatto realizzato in laminam, soggetti presi in prestito dall’epica cavalleresca: la fusione tra tradizione e sperimentazione è alla base, non solo del concept di questo oggetto da collezione a tiratura limitata, ma anche della tua collaborazione con l’azienda Di Stefano. Parlaci di questo progetto che tra l’altro sarà anche presentato al Salone del Mobile 2019.
Ho pensato che questo materiale per le sue caratteristiche potesse essere perfetto per il mio progetto.
La sfida è stata di realizzare, per la prima volta, un oggetto di piccole dimensioni con questo materiale ceramico, utilizzato solo per realizzare top da cucina o rivestimenti grazie alle grandi dimensioni che può raggiungere.
La produzione è stata cura da Timelam, azienda che lavora materiali ceramici di grandi formati da molto tempo e che aveva la possibilità e l’artigianalità che cercavo per la sua produzione. Per il soggetto – un unico volto stilizzato, nato dall’accostamento dei tratti somatici di Angelica e Orlando, figure che ho già disegnato singolarmente per alcuni piatti realizzati in terraglia bianca per Improntabarre – mi sono rifatto ai protagonisti dei romanzi epico-cavallereschi di Boiardo e Ariosto, le cui storie, nell’Opera dei Pupi siciliana, sono legate ai paladini di Francia del ciclo carolingio.
Ho voluto che il piatto fosse di colore Nero Assoluto con il disegno serigrafato a mano. Anche qui c’e stata molta ricerca da parte dell’azienda sull’utilizzo dei colori e del tipo di cottura che il materiale poteva sopportare. Disegno bianco che riprende l’idea di uno schizzo a gessetto sulla lavagna. Il bianco e nero come opposti che si attraggono e respingono come le mie figure che non possono fare l’uno a meno dell’altra!
Che progetti hai per i prossimi mesi, a parte il Salone del Mobile 2019?
Il progetto ha entusiasmato l’azienda Timelam e il suo ideatore Biagio Corifeo, che mi ha chiesto di firmare una collezione di oggetti in laminam, compreso un servizio da tavola. Il fuorisalone è una vetrina importante in cui poter presentare come in questo caso oggetti realizzati con materiali innovativi ma legati alla cura e alla produzione tipica dell’artigianato. Tutti gli oggetti sono lavorati artigianalmente per avere così un prodotto unico.