YOUNG DESIGNERS | INTERVISTA A FADA FULL
di Gaia Castiglione
La Sicilia è stata” la sua scatola dei giochi” da cui trarre ispirazione oltre che fonte di riflessione. La nuova protagonista di “Young Designers” è Fada Full, digital designer palermitana. Ha lavorato con grandi e piccole aziende, aiutandole, con la propria arte, ad esprimere i loro valori; quest’anno si è classificata seconda al concorso “Sicilia Felicissima”, per aver realizzato il concept del progetto commissionato dall’azienda “Verci, vini e merende” di Bagheria.
Dici di aver imparato a disegnare, prima ancora che a parlare; Raccontaci un po’ di te e del tuo amore per il disegno.
Questo è vero, ma non vuol dire che non sia anche una gran chiacchierona. A parte gli scherzi, Le mie memorie più antiche partono da un foglio di carta e dal piacere che si prova nel macchiarlo, negli anni il foglio di carta è diventato un foglio digitale ma non smetto mai di fare le cose con le mani, è il gesto da cui parte tutto ed è uno dei pochi modi che ho per comunicare le mie emozioni, quindi, per me, ha anche una funzione fisiologica. Attraverso il disegno penso, filtro informazioni e racconto anche le storie di altre persone, non ho ancora trovato niente che mi faccia sentire così bene.
Ti definisci una “ricercatrice compulsiva d’ispirazione”; quali sono le tue principali fonti di ispirazione e, quanto la tua terra è una di esse?
Le ispirazioni possono arrivare da momenti inaspettati, ovviamente bisogna essere un poco cacciatori e andarle a procurare dove il cervello viene stimolato meglio, in un viaggio, ad esempio, o osservando la gente, mentre in spiaggia “fingi” di prendere passivamente il sole. In questo “L’Isola” ha sicuramente avuto un ruolo fondamentale, è stata per molto tempo la mia scatola dei giochi da cui trarre ispirazione e sicuramente mi identifico in lei, faccio spesso riflessioni sul nostro rapporto, perché se non conosci le tue radici non puoi far crescere alberi.
A Luglio, hai trascorso un mese in Cornovoglia con altri 8 volontari, collaborando con organizzazioni no profit nelle attività di educazione ambientale e civica e nella manutenzione di parchi pubblici. Questa esperienza, sicuramente forte dal punto di vista personale, pensi potrà incidere anche sui tuoi futuri progetti?
É stata un’esperienza fondamentale, mi ha dato la misura dello spazio fisico ed emotivo che intercorre tra me e una quantità di persone enorme che si muove su questo pianeta. Spostarsi e vivere un luogo, contribuendo alla suo sviluppo, è un bel percorso di distruzione dell’ego e quindi di veloce crescita, questo è stato sicuramente un punto di partenza per pianificare progetti che, forse, mi porteranno per un poco fuori casa.
Hai lavorato per piccole e grandi aziende, aiutandole ad esprimere i propri valori attraverso il tuo lavoro. Tra i progetti che hai realizzato, ce n’è qualcuno, a cui sei particolarmente legata? Se è si perchè?
Probabilmente uno dei progetti che trovo ancora interessante è stato il rebranding dell’identità di Mosaicoon (2015), azienda per cui ho lavorato come Design Lead per 7 anni. É stato un bel lavoro di squadra, mi sono ritrovata a coordinare un gruppo di talenti che sono ancora oggi dei veri amici, per noi ha rappresentato una sorta di spartiacque, dimostrando che tanto studio, preparazione e capacità possono davvero cambiare il volto e la personalità di un’azienda e unire dipendenti da diverse parti del mondo.
Quest’anno ti classifichi seconda alla seconda edizione del concorso “Sicilia Felicissima”, per il concept del progetto commissionato da “Verci, vini e merende”. Ci racconti di questa esperienza e di qual è l’idea di base da cui nasce questo progetto?
E’ stato un progetto molto stimolante, avevo a che fare con un gruppo di 4 futuri imprenditori che si apprestavano a lanciare il proprio brand sul mercato e non avevano mai collaborato con un designer, la scommessa è stata doppia e, mi sembra che l’abbiamo vinta entrambi, sia dal punto di vista visivo che da quello organolettico. Se passate da Bagheria, non potete non provare l’esperienza Verci, cibo e vino sono stati la vera ispirazione, e forse lo sono da sempre.
Stai lavorando a dei nuovi progetti, o c’è qualcosa su cui ti piacerebbe lavorare?
Ho sempre due tre progetti personali che porto avanti tra una deadline e l’altra, mi servono a tenere alta l’attenzione e a sperimentare aspetti tecnici senza correre troppi rischi, ma soprattutto a trovare risposte a delle domande profonde che a volte si perdono nella quotidianità. Mi piacerebbe lavorare ad un progetto in gruppo, per questo quando posso mi trovo a coinvolgere amici e colleghi in avventure strampalate in nome dell’arte.