L’opera dei Pupi:
la grande tradizione siciliana Patrimonio dell’Umanità in mostra a Modica
A Palazzo de Leva a Modica (RG), fino al 5 novembre 2023, la mostra Donne, eroine e dame all’Opera dei Pupi. I cento anni della Marionettistica dei Fratelli Napoli di Catania a cura di Alessandro Napoli. Un affondo sulla tradizione marionettistica siciliana con una particolare attenzione alle figure femminili: regine, principesse ed eroine armate, ma anche alle donne che prendono parte attiva nella produzione e messinscena degli spettacoli.
Inscritta dall’Unesco nel 2008, tra i Patrimoni Orali e Immateriali dell’Umanità, l’Opera dei Pupi, si affermò nell’Italia meridionale nella prima metà del XIX secolo a Napoli, grazie a Giuseppina d’Errico, chiamata “Donna Peppa” e in Sicilia, tra la seconda metà del XIX e la prima metà del XX secolo.
Le marionette, dette pupi (dal latino “pupus” che significa bambino), si presentano riccamente decorate e cesellate e ognuna di esse rappresentava un preciso paladino, caratterizzato da struttura in legno e coperto da una corazza e da un mantello.
Ogni pupo, in Sicilia, variava nei movimenti a seconda della scuola di appartenenza, distinguendosi quindi in palermitani o catanesi; la differenza più evidente stava nelle articolazioni: leggeri e snodabili i primi, ma difficili da manovrare, più pesanti e con gli arti fissi i secondi, più semplici da manovrare rispetto ai primi invece.
Da un solo pupo o da più pupi messi insieme veniva fuori un vero e proprio spettacolo, nato da una storia, curato dal puparo, che si occupava anche delle sceneggiature, e dell’animazione; il puparo, infatti, con un timbro di voce particolare riusciva a dare suggestioni, ardore e pathos alle scene epiche rappresentate.
Da questa brevissima premessa che ci regala un assaggio di una tra le tradizioni più suggestive del sud Italia presentiamo l’iniziativa dell’associazione culturale siciliana Sikarte dal titolo: Donne, eroine e dame all’Opera dei Pupi. I cento anni della Marionettistica dei Fratelli Napoli di Catania, a cura di Alessandro Napoli, inaugurata sabato 29 aprile presso Palazzo De Leva a Modica e che riparte dal successo di pubblico e di stampa riscosso già nel 2021.
Per l’edizione del 2023 cambiano un paio di cose: una nuova città, una nuova location e nuovi partners, il tutto per un progetto espositivo che si pone come obiettivo quello di celebrare già dal 2021 i cento anni della Marionettistica dei Fratelli Napoli, progetto che gode del patrocinio del Comune di Modica (sede di monumenti patrimonio dell’UNESCO e che nasconde gioielli nei suoi quartieri e dentro le sue grotte) e del Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino di Palermo.
Fiorenzo Napoli, Direttore Artistico della compagnia fondata nel 1921 da don Gaetano Napoli, spiega come ormai è noto che la tradizione dell’Opera dei Pupi, di cui i Fratelli Napoli sono illustri e riconosciuti maestri, sia una delle marche d’identità più rappresentative della cultura isolana, attivi dal 1921 a oggi, senza fermarsi e superando addirittura la grande crisi che investì l’Opera dei Pupi tra gli anni Cinquanta – Settanta del secolo scorso e che ha visto la compagnia impegnarsi nell’adattare l’opera catanese, con pupi, scene e cartelli, alle esigenze del pubblico contemporaneo, restando però fedele ai codici e alle regole di messinscena della tradizione.
Alla famiglia Napoli si deve l’impegno di aver conservato oltre che la tradizione il misteri, ‘’mestiere’’ che oltre le storie da narrare comprende quell’insieme di attrezzature teatrali che consentono ai pupari di mettere in scena le loro serate, che diventano, dunque, nel loro insieme un bene culturale prezioso di grande interesse storico – antropologico.
Dall’evento, oltre alla tradizione, emerge un’attenzione particolare al ruolo delle donne. Antiche storie cavalleresche nella tradizione catanese dell’Opera dei Pupi vedono protagoniste figure esemplari di regine, principesse ed eroine armate, ma anche donne che prendono parte attiva nella produzione e messinscena degli spettacoli, e quindi parlatrici e costumiste, come Italia Chiesa Napoli, venuta a mancare nel 2018, straordinaria interprete che ha dato voce ai personaggi femminili delle storie di repertorio.
Un’occasione da non perdere per vivere storie e tradizioni isolane
fino a domenica 5 novembre 2023. Altre info. qui.
In copertina: Quadro scenico Bradamante distrugge un incanto, photo ©Rosario Pecorella.
INFO
Donne, eroine e dame all’Opera dei Pupi.
I cento anni della Marionettistica dei Fratelli Napoli di Catania
A cura di Alessandro Napoli
Palazzo de Leva, Modica – Via De Leva 14, 97015 Modica (RG)
dal 29 aprile al 5 novembre 2023
info SIKARTE