Art

ReA! Art Fair 2021

La reazione dell’arte emergente

 

In queste ultime settimane la città di Milano ha ripreso il suo intenso movimento ed è stata al centro di numerosi appuntamenti artistici. Alla Fabbrica del Vapore dal 4 al 6 settembre si è svolta la seconda edizione di Rea! Art Fair, a cui abbiamo attivamente partecipato in veste di media partner.

Lo spirito della fiera è in linea con l’idea di svincolare l’arte da circuiti precostituiti legati esclusivamente alle cerchie ristrette della galleria per privilegiare il canale diretto con l’artista emergente, che riceve l’inedita opportunità di confrontarsi senza vincoli con collezionisti e con il sistema dell’arte.

ReA! è il segno della “reazione radicale” da cui prendere le mosse in nome di una politica decentrata rivolta al sostegno di nuove pratiche che hanno visto coinvolti un intraprendente team di dodici giovani professioniste dell’arte e cento artisti nazionali e internazionali, scelti da un comitato composto dalle curatrici Maria Myasnikova, Milena Zanetti, Laura Pieri, Paola Shiamtani e Pelin Zeytinci. La manifestazione è stata realizzata con il patrocinio del Comune di Milano e della Fondazione Cariplo.

Un dinamico percorso espositivo interattivo e multimediale ha accolto un nutrito pubblico di appassionati e curiosi che hanno saggiato un’esperienza polifunzionale arricchita da una serie di incontri, performance (accattivante l’esibizione di Luan Machado con I’m not a robot che ha interpretato la tematica queer), talk e conferenze tenute da vari esperti del settore sulle più recenti tendenze e attualità. Si è andata a creare una rete espansiva tra curatori ed istituzioni, intessendo uno stimolante e vivace dialogo con la finalità di innescare occasioni concrete per i giovani provenienti da una formazione accademica o free lance che per la prima volta si sono interfacciati con le dinamiche del mercato dell’arte.

Da una meticolosa e accurata selezione è stata presentata una variegata proposta mediale che ha compreso la combinazione di pittura, scultura, fotografia, digital art, installazione e street art, ben organizzata in sezioni allestitive predisposte ulteriormente all’approfondimento dei singoli lavori tramite il supporto di dispositivi digitali.

La rassegna ha programmato come motivo di riconoscimento e incentivazione per lo sviluppo di una futura carriera l’assegnazione di tre premi con una giuria esterna composta da Irene Cassina (gallerista, co-fondatrice di Cassina Projects), Marco Enrico Giacomelli (vicedirettore di Artribune), Chiara Nuzzi (curatrice, ICA Milano) e Luca Zuccala (giornalista, vicedirettore di Artslife, direttore di State Of Milano).

Il premio “Artsted Art Prize”, nato dalla collaborazione con il marketplace digitale Arsted, è stato vinto da Vitaliia Fedorova, artista ucraina che vive e lavora a Milano, la cui ricerca si incentra sull’osservazione dei codici e dei modelli della propria cultura nativa, facendo uso principalmente dell’installazione e del video.

Il “ReA! Art Prize” , che consiste nella realizzazione di una mostra collettiva che avverrà nel 2022, è stato aggiudicato da dieci artisti:

Vitaliia Federova, Vladimir Matei Colteanu, Rómeo Gómez López, Sara Davide, Xu Zheng, Francesco Gioacchini, Freya Douglas Ferguson, Gianmarco Donaggio, Antonello Enrico e Arianna Pace.

Vladimir Matei Colteanu (1997, Romania) lavora attualmente a Milano, i suoi disegni raffiguranti mostri e figure grottesche approfondiscono argomenti dal taglio impegnato e sociale, affrontando tematiche spinose come la violenza e lo stato di potere maschilista padroneggiato dalla corruzione.

Rómeo Gómez López (Città del Messico, 1991), sostenitore della cultura Lgbt, è un artista visivo che opera con richiami alla cultura pop attraverso un pastiche di elementi che criticano il conservatorismo dilagante nel mondo dell’arte messicana. Il lavoro selezionato rappresenta una parodia dell’arte concettuale e auspica ad un futuro utopico di convivenza libera.

Sara Davide (Milano, 1994), vive e lavora a Milano. La sua pratica artistica privilegia la scultura e la fotografia che le permettono di scandagliare il particolare e il dettaglio, visto nella totalità formale. La serie di scatti Autoritratto raffigura sculture in silicone, ritratti di frammenti di pelle dell’autrice immortalati come una natura morta in una visione illusoria.

Xu Zheng (1995) è un artista cinese che vive e lavora a Milano. I suoi dipinti sono superfici monocrome che analizzano il rapporto tra vuoto e spazio.

Francesco Gioacchini (Loreto, 1985) vive e lavora in Germania, si occupa di pittura e installazione. L’indagine di Gioacchini si sofferma sugli aspetti dell’ambivalenza e della dualità che caratterizza la condizione umana in una sintesi di rappresentazione e linguaggio, sondando quella porzione di realtà che rimane indefinita.

Freya Douglas Ferguson (Oxford, 1995), vive e lavora a Londra. Indirizzata all’ interdisciplinarietà, ha studiato la soffiatura del vetro all’Urban Glass a New York e scultura in pietra.

Gianmarco Donaggio (1991) è un regista di documentari sperimentali, direttore della fotografia e artista. La sua prassi artistica è un ibrido tra un uso critico del mezzo cinematografico e una concettualizzazione dello stesso in forma poetica. L’opera audiovisiva Manifestarsi indaga la componente materiale dei cartelloni pubblicitari affissi a Milano in una dimensione straniante al microscopio.

Antonello Enrico (Castelfranco Veneto, 1995), si è diplomato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2019. La sua ricerca si focalizza sulla coniugazione tra suono, luce e movimento.

Arianna Pace (Pesaro, 1995) ha studiato pittura contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Urbino. L’artista indaga il problematico rapporto tra paesaggio, natura e società in cui l’azione dell’uomo accelera i processi di distruzione geologica. Karren è un’installazione che nasce dall’analisi dei processi chimici per mostrare al pubblico i fenomeni di corrosione della materia organica e invita a porre attenzione sulla tutela e la valorizzazione del patrimonio ambientale.

Il premio speciale edizione 2021 “Look Forward”, residenza d’artista che si terrà a Napoli presso Superotium, è stato attribuito a Sevana Holst, scrittrice e poetessa visiva franco-americana dal comitato scientifico di ReA! insieme a Silent Art Explorer, SuperOtium e a Tiziana di Caro (gallerista). Sevana esplora i limiti e l’estetica del linguaggio sperimentando la poesia visiva e concreta, ispirandosi a poetesse come Susan Howe e Giulia Niccolai. Il connubio verbo visivo si enfatizza nella desacralizzazione del testo e dell’immagine.

 

Al sito www.reafair.com è possibile fruire di un tour virtuale che riproduce l’ambiente espositivo a 360 gradi in una mappa in 3d.